Pollutri

Pro Loco Pollutri A.p.s.

Comune di Pollutri

Pollutri (Pillìtre in dialetto abruzzese) è un comune italiano in provincia di Chieti (Abruzzo) che fa parte, con Casalbordino, Scerni e Villalfonsina, dell'Unione dei Comuni di Miracoli.

Secondo gli ultimi dati demografici (31/12/2022) ha una popolazione di 2050 abitanti.

Lo stemma del Comune di Pollutri è un cavallo rampante mentre il gonfalone è un drappo di colore rosso; essi sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 3 marzo 1998.

I suoi abitanti si chiamano pollutresi; il santo patrono è San Nicola di Bari che si festeggia il 6 dicembre e la prima domenica di maggio, Santo verso il quale i pollutresi manifestano una particolarissima devozione e venerazione iniziata molti secoli addietro.

Il territorio comunale, delimitato dal fiume Sinello,dal fiume Osento e dal Vallone di Casalbordino, si estende su una superficie di 26 km2 e comprende le seguenti contrade: San Barbato, Fonte Pannonico, Calamoni, Caroso, Civita, Martina, Piana Paradiso, Colledonne, Crivella, Piano Croce, Piano Valle, Filichieri, Fragginino, Piano Palme, Cerchigrossi, Coste D'Uschio, Tre Croci, Coste Osento.

L'altitudine misurata davanti al Municipio è di 180 m sul livello del mare; il punto più basso è di 22 m in località Crivella mentre quello più alto raggiunge i 303 m in contrada Calamoni.

Il paese si presenta di forma allungata in quanto segue l'andamento della sommità della collina su cui fu costruito il primo nucleo abitativo.

Pur non avendo sbocco sul mare, la stazione ferroviaria si chiama Casalbordino-Pollutri in quanto nell'ultimo quarto dell'Ottocento, quando venne realizzata la rete ferroviaria, il Comune di Pollutri partecipò alle spese per la realizzazione della strada che da Miracoli va alla stazione ed a quelle della stazione stessa. Per tale motivo gli fu anche riconosciuto un diritto di accesso e proprietà su mare e spiaggia dal torrente Acquachiara alla foce del fiume Sinello. Con il tempo tale diritto, finito nel dimenticatoio, si è prescritto.

L'origine del nome Pollutri è controversa; vi sono diverse ipotesi, alcune anche fantasiose. Due sono quelle più accreditate perché troverebbero una giustificazione.

La prima farebbe riferimento ad un tempio edificato nel territorio e dedicato al Dioscuro Polluce. La mitologia racconta che Zeus (Giove), invaghitosi della bellissima Leda, si trasforma in cigno e si accoppia con lei. Dall'uovo generato da Leda nascono la bellissima Elena (quella per la quale scoppierà la guerra di Troia) e due maschi, Castore e Polluce. Questi due compivano le loro gesta sempre uniti; Castore era domatore di cavalli e Polluce era un valente pugilatore.

Orbene sul territorio comunale tracce archeologiche risalenti a diversi secoli avanti Cristo se ne sono trovate in abbondanza e quindi l'esistenza di un tempio sarebbe plausibile.

La seconda ipotesi fa riferimento al primo periodo longobardo. Un giovane principe, avendo perduto il suo puledro preferito, promette di costruire un paese laddove lo avesse ritrovato, e così fondò Pollutri.

Che Pollutri fosse presente in epoca longobarda lo attestano documenti scritti e non fantasie popolari!

                                                                                                                                          Vittorio Aruffo

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